L´autrice interpreta il racconto di Balzac Le Chef-d´oeuvre inconnu come equivalente narrativo di una identità di artista in trasformazione negli anni Trenta dell´Ottocento. Attraverso l´analisi della rivista L´Artiste , dove è pubblicato il racconto, viene messo in luce il processo mediatico cui è sottoposto il mito dell´artista, tra realtà e finzione. Adottando un metodo comparativistico, le polarità presenti nel testo di Balzac - la dialettica tra colore e disegno, il rapporto tra artisti del passato e artisti moderni e il ruolo della modella tra idealità ed erotismo - sono interpretate in relazione a opere d´arte, illustrazioni e scritti di Denis Diderot, E.T.A. Hoffmann, Louis Boulanger, Eugène Delacroix e Théophile Gautier. Emerge così un profilo di artista intimamente legato all´affermarsi di un nuovo rapporto tra arte e letteratura e a nuove categorie di giudizio estetico che ne confermano la modernità.